Scuole dell’infanzia paritarie. Zamperini (FdI): 34 mln di euro a sostegno del servizio

Regione Lombardia continua a garantire la realizzazione degli interventi di sostegno ai servizi erogati sul territorio lombardo dalle Scuole dell’infanzia paritarie non comunali. Per il periodo di programmazione scolastica 2023-2026 verranno infatti stanziati 34 milioni di euro. Lo stabilisce una Deliberazione di Giunta su proposta dell’Assessore Regionale all’Istruzione, Formazione, Lavoro, Simona Tironi.

Le risorse autonome stanziate dal Bilancio pluriennale2024/2026, verranno così distribuite:

capitolo 4390: euro 9.500.000 per l’annualità 2024; euro 9.500.000 per l’annualità 2025; euro 7.500.000 per l’annualità 2026;
capitolo 12927: euro 2.500.000 per l’annualità 2024; euro 2.500.000 per l’annualità 2025; euro 2.500.000 per l’annualità 2026.

Di seguito alcuni dati MIM relativi all’Anno Scolastico 2022/2023:

TOTALE ALUNNI: 118.654, di cui 27.993 frequentano le scuole infanzia paritarie Comunali;
TOTALE SEZIONI: 7.095, di cui 1.392 sono di scuole infanzia paritarie comunali;
TOTALE SCUOLE: 1.670, di cui 314 paritarie comunali;
In 503 Comuni Lombardi esiste solamente la scuola dell’infanzia paritaria FISM.

Sull’argomento è intervenuto il Consigliere Regionale lecchese, Giacomo Zamperini, componente della Commissione IX-Sostenibilità Sociale.

«In un periodo di consolidamento del bilancio, come quello che stiamo vivendo, dove siamo chiamati a gestire le risorse con oculatezza, non era da dare per scontato il rinnovo del contributo regionale a sostegno alle scuole dell’infanzia paritarie e non statali. Abbiamo voluto dare un segnale forte di attenzione ad una realtà che svolge un servizio davvero sussidiario ed essenziale per il nostro territorio. Ringrazio l’Assessore Regionale Simona Tironi per aver ascoltato le nostre richieste assieme a quelle delle associazioni, che senza il sostegno di Regione Lombardia avrebbero dovuto affrontare da sole il difficile contesto socioeconomico ed i vincoli previsti dalle leggi di bilancio statali, arrivando ad aumentare notevolmente le rette, scaricando così sulle famiglie i costi sociali. Una misura fondamentale che mira a consolidare la rete dei servizi educativi erogati sul territorio lombardo a favore dei bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, in stretta sinergia con il sistema degli Enti Locali, le Istituzioni scolastiche e le famiglie. Le scuole dell’infanzia paritarie, unitamente a quelle gestite dai Comuni, coprono il 57% del servizio su tutto il territorio regionale, scolarizzando oltre 100.000 bambini e assicurando ad altri 15.000 la possibilità di frequentare un servizio 0-3 aggregato alla FISM. Molte di queste scuole garantiscono un servizio nei piccoli Comuni, ubicati nelle valli, e nelle zone Montane e in realtà periferiche.» Ha commentato il Consigliere Regionale.

«Proprio nei giorni scorsi, ho incontrato il Presidente Nazionale della FISM, Federazione Italiana Scuole Materne, il lecchese Giampiero Redaelli, con il quale è da tempo aperto un confronto per far si che Regione Lombardia continui a riservare la giusta attenzione e continui a garantire lo stanziamento di risorse per questo servizio di fondamentale importanza per migliaia di famiglie lombarde. Ora, anche i comuni facciano la loro parte con le convenzioni locali. Ricordo a tutti che per la collettività, investire risorse a sostegno delle scuole materne non statali, non solo rappresenta un notevole vantaggio per la maggiore e plurale offerta educativa, ma anche un risparmio dal punto di vista economico.» Ha concluso il Consigliere Regionale Zamperini.

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